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Benninghoven: asfalto a tiepido (a temperatura abbassata)

05/05/2022

Pubblicato da Redazione

  • Benninghoven: asfalto a tiepido (a temperatura abbassata)
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La produzione di asfalto a tiepido (a temperatura abbassata) non è un argomento nuovo. Già negli anni Novanta si è iniziato a collaudare il processo. Al giorno d'oggi - dove temi quali l'impronta di carbonio, la tutela delle risorse e la riduzione del consumo di energia sono al centro dell'attenzione degli enti statali per la costruzione di strade - l'asfalto a tiepido (a temperatura abbassata) è sulla bocca di tutti. 

 

L'asfalto a tiepido (a temperatura abbassata) è un conglomerato con una temperatura di produzione dai 110 °C ai 130 °C. Al contrario, gli asfalti a caldo sono di norma prodotti con temperature da 140 °C a 180 °C, generalmente con bitumi caldi a 160 °C come leganti. Un vantaggio: la produzione e la preparazione dei conglomerati a temperatura abbassata possono avvenire in modo del tutto convenzionale.

 

Solo a partire da una temperatura di circa 140 °C il bitume può bagnare e avvolgere correttamente gli aggregati nel miscelatore, mentre rimane viscoso sotto a tale temperatura. Per ottenere un abbassamento della temperatura nella produzione dell'asfalto occorre ridurre temporaneamente la viscosità del bitume. Questo si ottiene aggiungendo dell'acqua (bitumi schiumosi) oppure additivi. Miscelando il bitume caldo con l'acqua, il bitume schiuma e il volume aumenta di molte volte. L'aumento del volume consente un'umidificazione migliore degli aggregati nel miscelatore. In tal modo il materiale roccioso viene avvolto correttamente anche a temperatura ridotta. 

 

Secondo l'Associazione tedesca dell'asfalto una riduzione della temperatura di 30 °C porta a un risparmio di 0,9 l di olio combustibile (o un combustibile equivalente) per ogni tonnellata di asfalto finito. Con una produzione giornaliera di 2.000 t di conglomerato, ciò corrisponde a un risparmio di 1.800 l di olio o fino a tre quarti di consumo annuale di energia per il riscaldamento domestico. La riduzione delle emissioni di CO₂ è di 6.000 kg al giorno.

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