Notizie \ Edilizia \ Coperture Pilosio per la ristrutturazione del Museo delle Belle Arti di Digione

Coperture Pilosio per la ristrutturazione del Museo delle Belle Arti di Digione

11/02/2019

Pubblicato da Redazione

  • Coperture Pilosio per la ristrutturazione del Museo delle Belle Arti di Digione
  • Coperture Pilosio per la ristrutturazione del Museo delle Belle Arti di Digione

Coperture Pilosio per la ristrutturazione del Museo delle Belle Arti di Digione (Francia): 2.500 m² di copertura T76 BUILDING e 600 m² di T120 BUILDING per proteggerlo.

E' partita l'ultima fase dell'intervento, che comporta il rifacimento dei tetti, dei manti di copertura e di alcune murature e che richiederà circa una trentina di mesi di lavoro.

La prima parte del Museo, posto nell’ala orientale dell’antico Palazzo dei Duchi di Borgogna, era stata recentemente sottoposta ad interventi di rinnovamento che avevano necessitato, come questa volta, di ponteggi e coperture per proteggere interamente la porzione di edificio.

La modularità e la flessibilità della copertura in alluminio Pilosio si è rivelata la soluzione risolutiva per cantieri delicati e di notevole durata come questo e si è confermata proficua la partnership tra Pilosio e Hussor Erecta, la ditta di noleggio e allestimento francese che si avvale già da molto tempo delle coperture T76 BUILDING Pilosio abbinate a ponteggio multidirezionale.

In questo cantiere, tuttavia, Pilosio ha integrato l’attrezzatura con la copertura T120 BUILDING per una esigenza di luce maggiore.

 

L’intervento riguarda la ristrutturazione dei tetti, dei relativi manti e delle murature sottostanti. Gli architetti avevano richiesto che tutto l’edificio sottoposto a restauro fosse completamente protetto per salvaguardare i passanti ed evitare il deterioramento dell’ambiante esterno. Il primo nodo da risolvere è stata la necessità di proteggere una porzione di edificio che richiedeva una copertura con una luce di 34 metri non raggiungibile con una copertura T76. Pilosio ha quindi fornito il sistema T120 con travi reticolari modulari da 120 cm di altezza che consente la realizzazione di coperture da 8,9 metri a 40,0 metri. 

Le travi di copertura sono state montate a terra e successivamente posizionate sul ponteggio con una gru di sollevamento. Il restauro è stato realizzato in più fasi e le coperture sono state quindi montate in tre fasi successive. 

Un ulteriore elemento da tenere in considerazione in questo cantiere riguarda le sue dimensioni in termini di volume di attrezzatura noleggiata. In totale, in questo cantiere sono stati montati circa 3.100 m² di copertura provvisionale e 170 tonnellate di ponteggio per una durata totale di 30 mesi di lavori.

La storia del palazzo

Il Museo delle Belle Arti occupa l’ala orientale dell’antico palazzo dei duchi e dello stato di Borgogna che, dal 1831, ospita il Municipio. La storia del palazzo risale al III secolo, ma è a seguito dell’ottenimento titolo di Duca di Borgogna che Filippo l’Ardito e il successore Filippo il Buono trasformarono la fortezza in un palazzo in stile gotico (‘300-‘400). Quando il palazzo diventa residenza reale esso subisce numerose trasformazioni (XVII-XVIII secolo) da parte di numerosi architetti tra cui il famoso architetto Jules Hardouin-Mansart che da una impronta simmetrica e coerente secondo lo stile classico che era di moda all’epoca. Tuttavia, l’impianto rimane quello iniziale. Il palazzo è arrivato ai nostri giorni in un perfetto stato di conservazione.

Storia del Museo

Nel 1799 il museo viene aperto al pubblico nella nuova ala orientale e nella metà dell‘800 viene ricostruito e ampliato, con decorazioni in stile Luigi XIV, per far fronte al continuo arricchimento delle collezioni sia da parte dello stato che grazie e numerosi lasciti privati. Dal 1990 si sono succeduti diversi interventi di restauro per arrivare ad un progetto complessivo di rinnovamento (2008-2019) volto a valorizzare l’architettura del palazzo.

 

 

 

Condividi ora