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Datalogger a prova di bomba

19/09/2017

Pubblicato da Redazione

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Due datalogger JET SDP / IB di DAT instruments (Cairate – Va) sono attualmente utilizzati in un particolare cantiere all’interno del porto di Taranto.

Le perforatrici si trovano a operare nell'area ex Yard-Belleli, nel Porto polifunzionale di Taranto, dove - sotto la direzione di Astaldi - si sta portando a termine una bonifica ambientale bellica connessa alla presenza di bombe inesplose e propedeutica alla realizzazione di diaframmi di contenimento di una zona fortemente inquinata. Queste operazioni saranno seguite dal dragaggio di 15 m di fondale e dalla realizzazione di una nuova banchina, che dovrà contenere tutti i materiali di risulta.

Questi due strumenti - spiega Daniele Dal Boni, tecnico specializzato di DAT instruments - sono installati su una perforatrice Casagrande C6 e una Atlas Copco Mustang, chiamate a realizzare fori da 20-30 m di profondità in cui verranno posati appositi tubi plastici. Il primo scopo di queste perforazioni è permettere l’inserimento di georadar che dovrebbero individuare gli eventuali ordigni bellici da rimuovere. Le diagrafie prodotte dai datalogger JET SDP / IB serviranno anche per definire la fattibilità dei diaframmi e andranno a influire sulla scelta della tecnologia da adottare. Due le possibilità per i progettisti: il CSM (Cutting Soil Mixing) o la più classica benna mordente. Ovviamente, trattandosi di una bonifica, sarebbe più opportuno utilizzare il CSM, che non comporta l’asportazione di materiali che andrebbero poi trattati come rifiuti speciali, ma la scelta dipenderà dalle condizioni del terreno”. Il datalogger, che in quest’occasione è stato richiesto espressamente dalla direzione lavori, offre quindi la possibilità di capire in modo preciso la conformazione dello strato da trattare. In tal caso risulta quindi fondamentale, in quanto si tratta di un riporto di materiali di cui si conosce molto poco.

Attraverso la misura in tempo reale dei parametri di perforazione, grazie al datalogger DAT instruments è possibile dedurre le caratteristiche geomeccaniche del terreno. In particolare, la diagrafia restituita in funzione della profondità mette in evidenza le quote dei vari livelli stratigrafici. Nello specifico il JET SDP / IB permette la visualizzazione, direttamente sul monitor del datalogger, dei valori istantanei in funzione della profondità e il trasferimento dati su PC per archiviare, elaborare, esportare e stampare i rapporti dettagliati. Attraverso opportuni sensori, lo strumento consente la misurazione e la registrazione dei seguenti parametri selezionabili: profondità del foro (JET DEPTH); forza di spinta dell’asta (JET FORCE); velocità di traslazione dell’asta (JET DEPTH); coppia di rotazione dell'asta (JET TORQ); velocità di rotazione dell'asta (JET ROT); pressione fluido di perforazione (JET PRESS); data e ora di inizio e fine lavoro e durata; calcolo dell’energia relativa del terreno.

Per questa tipologia di lavori DAT instruments mette a disposizione del mercato anche il più sofisticato JET 4000 AME / J e il nuovo datalogger touch-screen DAT WideLog, ampliabili con le funzioni jet-grouting, soil mixing, CFA e vibroflottazione.

I dati acquisiti dal datalogger sono registrati sulle memorie interne e possono essere trasferiti su un PC dotato di software Easy DAT (sempre di produzione DAT instruments) mediante cavo JET C USB, pen drive USB e, sui modelli più prestanti, anche mediante rete internet WiFi, Ethernet e 3G-4G. Il software permette di organizzare i dati, di elaborarli, di tracciare a monitor i grafici e le tabelle e di procedere con la stampa. È anche disponibile una funzione per l’esportazione in Microsoft Excel.

 

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