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Immobiliare: crisi finita, ma ripresa lenta

17/09/2017

Pubblicato da Redazione

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Le previsioni dell’Istituto di Ricerca Scenari immobiliari per il 2018 offrono un quadro contrastante per il nostro Paese. La crisi del settore è ormai alle spalle, ma la ripresa resta più lenta rispetto ad altre nazioni europee. Secondo le stime, l’Italia arriverà a fine 2017 a un fatturato immobiliare di 118.550 milioni di euro, contro i 114.000 milioni del 2016. Il raffronto con il resto d’Europa vede la Francia a quota 152.000 milioni, l’Inghilterra a 115.000 milioni e la Germania a 215.000 milioni. Aggiungendo anche la Spagna (96.000 milioni), i principali cinque Paesi d’Europa a fine anno arriveranno a un fatturato di 696.550 milioni: +6% rispetto all’anno precedente, con un +9% in vista nel 2018. Se il dato sta a cavallo di quello degli Stati Uniti (+8%), nell’Europa a 28 Paesi il tasso di crescita arriva al 12,9%, lasciando l’Italia ben distaccata. Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, spiega: “Anche in Italia la crisi è finita, ma la ripresa appare più delicata, a causa delle sue debolezze strutturali”. Le stime per i Paesi europei sono state riviste al rialzo sia per il 2017 che per il 2018. Unica eccezione la Gran Bretagna, penalizzata dalla fuga di investitori seguita alla Brexit, con Milano che ha beneficiato dell’uscita di scena di un concorrente prestigioso come Londra. Tuttavia, i segnali provenienti dall’Italia non sono sufficienti per parlare di una ripresa convinta: “La crescita è modesta, la pressione fiscale è ancora troppo elevata, la disoccupazione, soprattutto giovanile, è tra le più alte in Europa e il sistema bancario è sempre fragile”, spiega il rapporto.

 

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