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LLS Apollo: una posa… divina

09/03/2018

Pubblicato da Redazione Redazione

  • LLS Apollo: una posa… divina

Si è svolta con successo la prova su campo di Apollo, l’innovativo sistema di posa firmato Laurini Officine Meccaniche, un posatubi di nuova generazione che si posiziona sul mercato come metodo più economico, efficiente e sicuro per lavorare a supporto degli attuali sideboom. Macchinario nato dalla creatività di Marco Laurini con il nome di LLS - Laurini Laying System e battezzato ufficialmente con il nome di Apollo, ispirandosi alla divinità romana simbolo di equilibrio e razionalità, la sua progettazione è iniziata nel 2014 e, dopo oltre tre anni di lavoro, ha dato vita a un prototipo finalmente testato per la prima volta in cantiere. Grazie alla collaborazione e fiducia che durano da tempo, Snam Rete Gas, committente della costruzione del nuovo metanodotto 56’’ Cervignano-Mortara, e Max Streicher S.p.A., impresa affidataria del progetto, hanno messo a disposizione il loro terreno di lavoro e i loro responsabili per realizzare la messa in opera.

Apollo è una soluzione particolarmente avanzata dal punto di vista ingegneristico, che fa della sicurezza sul lavoro la priorità. La struttura della macchina, infatti, garantisce una stabilità assoluta e il rischio di rovesciamento è completamente azzerato. La macchina è modulare, smontabile e componibile in loco, di conseguenza è più facile da trasportare e comporta una sostanziale riduzione dei costi logistici e di spedizione. La struttura è formata da due diversi cingoli, uno che lavora nello scavo e uno sulla pista, sostituendo così l’utilizzo del braccio meccanico e dei cavi per sollevare a sbalzo i carichi sospesi. Inoltre, è un notevole passo in avanti anche in fatto di ecosostenibilità ambientale, con conseguente snellimento delle certificazioni e delle pratiche burocratiche. Molti gli addetti del settore presenti alla messa in opera di Apollo: vari tecnici di Max Streicher S.p.A., Snam Rete Gas e della società Enereco, oltre a un referente del gruppo americano CRC-Evans e un responsabile di Max Streicher Germania, in previsione dell’avvio dei lavori nella prossima estate del metanodotto 56’’ EUGAL che attraverserà circa 1000 km in terra tedesca.

“Ogni macchina che abbiamo costruito fino a oggi nasce da concetti che rivoluzionano le prospettive di progettazione tradizionale”, ha dichiarato Marco Laurini, presidente di Laurini Officine Meccaniche. “La messa in opera di Apollo rappresenta la vittoria di una grande sfida: per l’ennesima volta un prototipo dell’azienda Laurini funziona e sa svolgere al meglio le sue funzioni primarie, dando stabilità al tubo e mettendo in sicurezza l’operatore. Abbiamo dimostrato che sappiamo immaginare la macchina finita, ancor prima che sia costruita”.

 

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