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Milano accelera sui trasporti

14/09/2017

Pubblicato da Redazione

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Sono numerosi i dossier riguardanti il settore dei trasporti sul tavolo del Sindaco Sala. L’obiettivo della Giunta milanese consiste nell’ottenere un miliardo di euro di contributi dal Governo, ma per farlo occorre completare entro l’anno lo studio di fattibilità del prolungamento della linea metropolitana 5 verso Monza (costo previsto: 1,2 miliardi) e della linea 1, il cui capolinea nella zona Ovest non sarebbe più alla fermata Bisceglie, ma nel quartiere Baggio (costo previsto: 550 milioni). Il ministro Delrio ha annunciato l’intenzione di inserire nella legge Finanziaria fondi per le infrastrutture la cui entità non è stata ancora definita, ma che secondo gli intendimenti dell’amministrazione meneghina potrebbero coprire fino al 60% dell’investimento totale. Sono allo studio anche due ulteriori prolungamenti, che tuttavia potrebbero seguire iter e tempistiche differenti: quello della linea 2 verso Vimercate, a nord della città, e quello della linea 4 (il cui completamento è previsto nel 2022) verso Corsico, ovvero a sud. Tra gli altri temi sui quali l’amministrazione-Sala sta lavorando, un nodo fondamentale riguarda Atm, perché le forze politiche che compongono la maggioranza si stanno confrontando sull’opportunità di rinnovare con un affidamento diretto la gestione del trasporto pubblico alla propria controllata o se aprire una gara. In questo secondo scenario potrebbe entrare in gioco anche FS, che con il Comune di Milano ha firmato lo scorso giugno un importante accordo riguardante la riqualificazione di sette scali ferroviari dismessi. Nel prossimo autunno è prevista la partenza dei lavori in esecuzione di tale progetto, dal quale si attende la creazione di un giro d’affari pari a 1,5 miliardi nei prossimi dieci anni. Per ogni scalo ci sarà una gara finalizzata ad individuare lo sviluppatore del Masterplan e ad inaugurare la procedura sarà lo scalo Farini, in zona Isola. Un altro tema molto caro a Beppe Sala, fin da prima di diventare Sindaco, è quello della riapertura dei Navigli. Nonostante il costo ingente (circa 400 milioni), il progetto affascina molti milanesi e prende corpo l’ipotesi di indire un referendum tra i cittadini per lasciare a loro la scelta finale. Il primo step sarà, nelle prossime settimane, la divulgazione del documento progettuale elaborato dal Comitato tecnico.

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