Sandvik lancia Autobit per la perforazione automatizzata

Le perforatrici automatizzate hanno rappresentato un significativo cambiamento per il settore negli ultimi vent’anni, ma ancora oggi solo poche vedono sfruttato il loro pieno potenziale a causa dei bit che si usurano e ne limitano la produttività. Il nuovo Autobit di Sandvik Mining and Rock Solutions rappresenta un cambiamento per i clienti, grazie agli aumentati intervalli di riaffilatura dei bottoni, che consentono di continuare a perforare anche durante i cambi turno.

Autobit è il primo bit di Sandvik progettato per la perforazione a fori lunghi. La sua caratteristica principale è l’aumento dell’intervallo di tempo che precede la prima riaffilatura, più del doppio rispetto ai bit standard, il che si traduce in un maggior numero di ore di perforazione ogni giorno. Questo è possibile grazie al nuovo e innovativo design combinato con i PowerCarbide di Sandvik, i gradi di carburo più performanti.

“Autobit offre un rimedio a un collo di bottiglia che si genera durante il processo di perforazione, consentendo di continuare a perforare durante i cambi turno,” ha affermato Robert Grandin, Product Manager Top Hammer Underground di Sandvik Mining and Rock Solutions. “Autobit ora permette ai clienti di aumentare significativamente la produttività delle operazioni automatizzate di perforazione”.

Il fatto che la vita utile degli utensili e gli intervalli tra una riaffilatura dei bottoni e l’altra siano più lunghi è riconducibile al nuovo design di Autobit, che combina una forte struttura della parte periferica, bottoni balistici, design con protrusione frontale e l’utilizzo del grado SH70 PowerCarbide, una delle più innovative tecnologie di Sandvik.

Le caratteristiche del nuovo design di Autobit e la composizione del carburo di tungsteno, che permette di aumentare la propria durezza durante la perforazione, raddoppiano la durata degli intervalli tra una riaffilatura e l’altra rispetto ai prodotti standard.

“La combinazione della tecnologia PowerCarbide insieme al design del bit, che allunga il periodo di tempo che precede la prima riaffilatura dei bottoni, garantisce risultati eccezionali,” afferma Grandin. “I risultati dei test, durante i quali gli intervalli tra una riaffilatura e l’altra sono più che raddoppiati rispetto ai prodotti standard impiegati in contesti automatizzati, mostrano come Autobit possa realmente aumentare la produttività”.