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Un escavatore CASE CX210D per il ponte di San Vito

13/04/2023

Pubblicato da Ettore Zanatta

  • Un escavatore CASE CX210D per il ponte di San Vito
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È da poco terminata la riqualificazione dell’area archeologica del ponte romano di San Vito, nella campagna riminese, dove si è reso protagonista un escavatore cingolato CASE CX210D. L’operazione che ha restituito a Rimini parte del suo patrimonio storico è stata promossa dall’Amministrazione Comunale, affidata al Consorzio Con.co.s. e realizzata da una delle Imprese consociate, Edilsagea, di Sant’Arcangelo di Romagna, storico cliente di MAIE, concessionario CASE per l’Emilia Romagna. 

 

Nella prima fase dei lavori, svoltisi a maggio 2022, dopo la bonifica bellica sono stati effettuati gli scavi, la pulizia delle scarpate e la sagomatura del terreno; in seguito, Edilsagea ha realizzato un percorso ad anello in grado di unire le rovine, l’antico tracciato della Via Emilia e il fiume Uso, in modo da riqualificare e rendere fruibile l’intera area. Una nuova pavimentazione, panchine e aiuole oggi valorizzano il percorso della vecchia Via Emilia che ha inizio dal sagrato della chiesa dei santi Vito e Modesto, realizzato in calcestre; da lì prosegue verso l’area degli scavi archeologici, dove si collega con l’accesso dalla strada carrabile a Sud, che è diventato il nuovo ingresso principale alla zona. La rampa di accesso costituisce un cannocchiale ottico verso i resti del ponte che permette una vista d’insieme sull’area di scavo. 

 

Racconta Nicola Detti, che assieme al padre Andrea gestisce l’impresa romagnola: “L’escavatore CASE ha eseguito gli scavi a sezione per la posa degli impianti, gli scavi di sbancamento per la profilatura del terreno circostante al ponte romano, e soprattutto la riprofilatura delle scarpate con benna oscillante orientabile. Si tratta di una macchina molto versatile, i nostri operatori ne apprezzano la rapidità di esecuzione che non scende a compromessi con la maneggevolezza e la sensibilità dell’impianto idraulico, che risulta molto dolce e preciso”. 

 

L’escavatore ha lavorato alla commessa circa 150 ore in 30 giorni, consentendo all’impresa di terminare i lavori nei tempi prestabiliti. Edilsagea si è anche occupata della messa a dimora di alberi e arbusti e, per ricordare la posizione dei piloni del vecchio ponte romano, oggi non più visibili, sono stati piantati dei Carpini bianchi, che accompagnano la passeggiata verso il fiume. Edilsagea e il Consorzio Con.co.s. soc. cooperativa hanno portato avanti con successo la riqualificazione dell’area archeologica del ponte romano di San Vito, ma l’Impresa romagnola è attiva in diversi settori: dalle opere di urbanizzazione a quelle stradali, dalle opere idrauliche a quelle fluviali e marittime, oltre che nelle demolizioni. Da anni, si affida a CASE, di cui possiede tre pale gommate CASE 621G e tre escavatori: un CASE CX210D, un CX240D e un CX145DSR. 

 

Gli escavatori dell’impresa lavorano in due contesti particolarmente usuranti: la realizzazione di pennelli e scogliere all’interno dell’alveo dei fiumi dove la presenza di terreno roccioso mette a dura prova il carro del mezzo; il ripascimento del litorale marino, dove il fattore usurante è senz’altro la salinità dell’ambiente di lavoro, che sfida tutte le parti meccaniche di movimento. “La scelta dei mezzi per noi è fondamentale. Devono essere sempre al top e con i CASE non abbiamo mai avuto problemi”. 

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