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Cofiloc: piattaforme aeree Haulotte e JLG e telescopici Merlo protagonisti con Idealplast

03/01/2018

Pubblicato da Redazione

  • Cofiloc: piattaforme aeree Haulotte e JLG e telescopici Merlo protagonisti con Idealplast
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Piattaforme articolate elettriche Haulotte HA12IP e HA15IP, un sollevatore telescopico Merlo Roto 60.24 MCSS, una piattaforma articolata JLG Ultraboom 1250 AJP e una piattaforma ragno X23J si sono rese protagoniste di un recente intervento gestito dalla Idealplast di Romano d’Ezzelino (Vicenza).

Fondata nel 1978, la Idealplast è una delle aziende italiane all’avanguardia nella produzione di film flessibili di alta qualità a base poliolefinica. Di questo materiale, utilizzato nel settore alimentare, industriale, farmaceutico e igienico-sanitario, l’azienda veneta ne produce 30.000 t/anno, destinate al mercato nazionale e internazionale.

Attiva in un ambito estremamente competitivo, grazie a costanti investimenti in ricerca, sviluppo e tecnologie, Idealplast ne rappresenta uno dei protagonisti e occupa una posizione di assoluto rilievo. Posizione che l’azienda intende consolidare e, se possibile, migliorare, come dimostrano i lavori eseguiti e finalizzati all’installazione all’interno dello stabilimento di un nuovo impianto di estrusione di alta tecnologia destinato a incrementare e migliorare la produzione di bobine di polietilene. Operazione complessa, che ha richiesto la rimozione della copertura esistente e la realizzazione della struttura destinata a ospitarlo. Ciò, naturalmente, senza rallentare la consueta attività lavorativa.

A occuparsi della carpenteria metallica e del montaggio di pareti e coperture è stata la Cosmet 3000, che per svolgere il lavoro ha utilizzato una squadra di macchine Cofiloc: due piattaforme articolate elettriche Haulotte HA12IP e HA15IP, un sollevatore telescopico Merlo Roto 60.24 MCSS, una piattaforma articolata JLG Ultraboom 1250 AJP e una piattaforma ragno X23J. La diversità di mezzi si è resa necessaria per lavorare - con compiti specifici - sia all’esterno che all’interno dello stabilimento con, però, un elemento comune: gli spazi ristretti. Ecco quindi il bisogno di utilizzare macchine compatte, agili e stabili, in grado di far accedere gli operatori nei punti più difficili o di svolgere operazioni complesse per le quali si è reso necessario trovare soluzioni particolari. Come nel caso del ragno da 23 m, che una volta sollevato e fissato alla nuova struttura con apposite piastre all’altezza di 16 m ha permesso, grazie alla sua compattezza e flessibilità, di muoversi nell’intricato dedalo delle travi d’acciaio.

Importante, in rapporto allo spazio disponibile, il contributo dell’Ultraboom 1250 AJP di JLG (40,30 m altezza di lavoro, sbraccio orizzontale di 19,25 m e altezza di scavalcamento di 18,44 m) e del Roto 60.24 MCSS di Merlo. Sollevatore dotato di una tecnologia fondamentale in questo tipo di cantiere, ques’ultimo offre quattro stabilizzatori indipendenti posizionabili a qualsiasi larghezza, il sistema Merlin (che consente un controllo assoluto del mezzo) e la cabina basculante inclinabile di 18°, grazie alla quale è possibile monitorare i movimenti di carico quando si lavora in quota. La tipologia dell’area di lavoro e le caratteristiche dell’intervento svolto da Cosmet 3000 hanno naturalmente richiesto un sopralluogo da parte del consulente Cofiloc e la conseguente scelta delle macchine idonee.

 

 

 

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