Notizie \ Movimento Terra \ Conoscere l’escavatore cingolato: le prestazioni

Conoscere l’escavatore cingolato: le prestazioni

29/02/2024

Pubblicato da Redazione

  • Conoscere l’escavatore cingolato: le prestazioni
  • Conoscere l’escavatore cingolato: le prestazioni
  • Conoscere l’escavatore cingolato: le prestazioni

Profondità di scavo, forza di strappo, forza di penetrazione e forza di sollevamento: sono queste le quattro voci essenziali che oggi compongono la “carta d’identità” dell’escavatore cingolato, e ne costituiscono i principali parametri di valutazione. 

 

Parametro tradizionalmente privilegiato dagli utilizzatori, la profondità di scavo è sicuramente importante, ma da valutare in un’ottica più ampia, che tenga opportunamente conto dell’intero arco di lavoro dell’escavatore idraulico. Quest’ultima espressione, in particolare, descrive il massimo percorso descritto dal dente della benna per effetto del susseguirsi dei vari azionamenti dell'attrezzatura di lavoro. Da ciò ne deriva che alla massima profondità di scavo si affiancano ulteriori parametri fondamentali di valutazione; fra questi, la distanza massima di scavo sul piano di lavoro, I'altezza massima di scavo e l'altezza massi­ma di carico. Da tenere in considerazione è anche l’ingombro di rotazione della macchina, che pur non modificando l'ampiezza dell'arco di lavoro può in determinate circostanze – ad esempio in presenza di barriere che impediscano parzialmente la rotazione – può influire sulla effettiva capacità operativa della macchina: quanto più questo sarà contenuto, infatti, tanto più la macchina sarà in grado di operare al massimo delle sue potenzialità anche in spazi ristretti.

La forza di strappo è la forza che, appli­cata all'estremità della benna, ne contrasta la rotazione determinata dal relativo cine­matismo per effetto dell'azionamento del cilindro idraulico. La forza di strappo dipen­de dalla spinta del cilindro benna, dalle caratteristiche dimensionali dell’azionamento e dal raggio di apertura della benna. A parità di spinta del cilindro e di geometria dell’azionamento, la forza di strappo risulta tanto più elevata quanto minore è il raggio di apertura della benna. L’adozione, ormai comune, della cosiddetta funzione “boost” – che permette di superare temporaneamente la pressione idraulica massima consentita – offre un margine di potenza in più utile per applicazioni più impegnative. La forza di penetrazione è invece la forza che, applicata all'estremità della benna, contrasta la rotazione del gruppo avambraccio - benna determinata dall'azionamento del cilindro idraulico di penetrazione. A parità di spinta del cilin­dro idraulico di penetrazione e del relativo braccio di leva la forza di penetrazione dipende dalla lunghezza dell'avambraccio e dalla posizione rispetto all'avambraccio stesso in cui la benna sviluppa la mas­sima forza di strappo. Anche in questo caso, l’adozione del cosiddetto boost permette di aumentare temporaneamente la forza di penetrazione. Un’osservazione importante: sia la forza di strappo che la forza di penetrazione non sono costanti, ma tendono al contrario a variare lungo l’arco di azionamento della macchina.

La capacità di sollevamento, infine, è la forza verticale che l'escavatore idraulico è in grado di esercitare attraverso l'attrez­zatura di lavoro. Questo specifico parametro può essere riferito al centro dell'articolazione tra benna e avambraccio, al centro del dispositivo d'aggancio previsto sul fondo della benna, o al centro del dispositivo di aggancio previsto sul braccetto di rinvio della benna. È opportuno sottolineare che la capacita di sollevamento non è un valore univoco, ma al contrario varia da punto a punto dell'arco di lavoro ed è condizionata sia da limi­ti operativi che dipendono dalle caratteristiche geometriche e idrauliche dell'attrezza­tura di lavoro, sia da limiti di stabilità com­plessiva dell'escavatore idraulico.

 

 

Condividi ora