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Gru a torre “flat-top” Raimondi per le residenze Bosconavigli a Milano

07/12/2023

Pubblicato da Ettore Zanatta

  • Gru a torre “flat-top” Raimondi per le residenze Bosconavigli a Milano
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Due gru a torre “flat-top” MRT189 di Raimondi, grazie alla loro facilità d’installazione e alle elevate prestazioni che sono in grado di garantire, sono state scelte per eseguire gli interventi di sollevamento e movimentazione all’interno del cantiere destinato alla realizzazione del prestigioso progetto milanese.

Bosconavigli è il nome del complesso residenziale nato da un’idea di Stefano Boeri - uno dei più premiati architetti italiani - e progettato da Stefano Boeri Architetti e Aassociati con la progettazione paesaggistica di AG&P Greenscape, in costruzione nel quartiere di San Cristoforo a Milano, nodo d’incontro tra la città e il territorio fluviale del Ticino e dell’Alzaia del Naviglio di Porta Ticinese. Inserito all’interno della visione urbana per Milano che prevede la dismissione degli scali merci, il superamento delle barriere infrastrutturali tra i quartieri, nuovi interventi di riforestazione e il miglioramento della qualità degli spazi pubblici, il progetto in oggetto rappresenta un elemento cardine tra il tessuto altamente edificato della città e uno dei suoi quartieri storici, caratterizzato da edifici a bassa densità e da una presenza diffusa del verde. 

Un’elegante casa a corte aperta

A livello architettonico, il complesso residenziale riprende e rielabora la tipologia della casa a corte tipica della tradizione lombarda. Il volume presenta un andamento a spirale che consente di sfruttare la progressiva variazione delle altezze - fino al massimo di 11 livelli - per realizzare terrazzamenti verdi con l’obiettivo di favorire e massimizzare la fruizione degli spazi aperti, sia pubblici che privati, e il rapporto con il contesto naturale circostante. Da un lato Bosconavigli è caratterizzato dalla presenza di 170 alberi di 60 specie diverse, insieme ad arbusti e piante rampicanti, disposti in facciata, sulle coperture, nei giardini pensili, nei balconi e nei loggiati; dall’altro, il progetto è inserito al centro di un sistema di verde e percorsi pubblici. Intorno all’edificio, infatti, si sviluppano sia un parco di 3.500 m2 a uso condominiale, che ospita funzioni legate ad attività sportive e ricreative, sia la riqualificazione di un’area pubblica di oltre 7.800 m2 e il futuro Parco Lineare, lungo il tracciato della ferrovia dismessa. 

Al piano terra la rete di flussi e percorsi, grazie ai numerosi ingressi su via San Cristoforo, rende agevole l’accesso alle diverse aree dell’edificio. Qui, e in una porzione del primo piano, sono situate le funzioni condominiali, tra cui un servizio benessere con piscina, palestra e sauna. Tutti i 90 appartamenti di Bosconavigli, di dimensioni variabili dal monolocale al pentalocale, includono ampi spazi esterni, pensati come estensione di quelli interni, vere e proprie “stanze all’aperto”. Le facciate che dialogano con il tessuto urbano, invece, sono contraddistinte da un sistema irregolare alternato di balconi, sviluppati per ospitare piante e alberi ad alto fusto, che garantiscono una barriera all’inquinamento acustico e alle polveri sottili, favorendo l’incremento della biodiversità e un generale miglioramento delle performance energetiche dell’edificio. 

Una particolare considerazione è stata rivolta all’integrazione di sistemi tecnologici in grado di ottimizzare la sostenibilità energetica e ambientale dell’edificio, ad esempio l’utilizzo di pannelli solari e fotovoltaici in copertura, la raccolta e il recupero dell’acqua piovana (tutte le aree verdi saranno dotate di sistemi di irrigazione automatizzati tramite recupero delle acque meteoriche) e la produzione di energia geotermica. Nel complesso, per il suo valore ambientale il progetto rappresenta un nuovo modo di abitare la città, nell’ottica di una crescente integrazione tra natura vivente e architettura. Insieme ai progetti di Ca’delle Alzaie a Treviso e Palazzo Verde ad Anversa), Bosconavigli ha rappresentato per lo studio Stefano Boeri Architetti l’occasione di rielaborare, in chiave di bassa densità abitativa, il prototipo di Bosco Verticale, sempre a Milano. 

Il progetto in atto

Il sito oggetto dei lavori, dunque, si colloca in un’ex area industriale nei pressi del Naviglio Grande e del quartiere Tortona. Il complesso residenziale, a geometria degradante come da progetto, una volta terminato si svilupperà intorno a una corte verde centrale e si comporrà di due piani interrati e 11 fuori terra, per un totale, come citato, di circa 90 unità abitative. 

È in questo scenario che stanno lavorando a ritmo serrato due gru a torre “flat-top” Raimondi, nella fattispecie due MRT189, “best seller” del costruttore in Italia grazie alla loro facilità d’installazione e alle elevate prestazioni di sollevamento. Gru fornite all’impresa SMV Costruzioni da Spelgatti, società specializzata nella vendita, nel noleggio e nell’assistenza di macchine per l’edilizia nelle province di Bergamo, Brescia e Milano e che vanta nel suo parco mezzi oltre 60 unità Raimondi.

“La nostra azienda - spiega Massimo Guizzetti, CEO di Spelgatti - ha iniziato a operare nel 1996 a Endine Gaiano (BG), dove tutt’oggi ha sede commerciale, operativa e amministrativa, per mano di Luigi Spelgatti, all’epoca agente di commercio nel campo dell’edilizia dal 1976, affiancato dalla figlia Samanta, addetta all’amministrazione, e dal genero Natalino, addetto montatore e magazziniere. Negli anni a seguire, la Spelgatti ha sempre cercato di raggiungere nuovi e importanti traguardi, ampliando la sede commerciale e intensificando il parco macchine a noleggio. Nel 2002, con l’intenzione di aumentare la qualità e la molteplicità dei servizi offerti, è entrato a far parte del gruppo il secondo genero Massimo, addetto al commerciale e alla gestione logistica dei servizi di assistenza e manutenzione sulle gru edili. Nel 2005, terminati gli studi e visto l’intensificarsi della mole di lavoro, ha infine fatto il suo ingresso il terzogenito Michele, incaricato della gestione e organizzazione commerciale del magazzino, permettendo così a ogni componente dell’azienda di dedicarsi al proprio settore. Priorità di questa azienda è la gestione completamente familiare, mantenendo un rapporto diretto tra il direttivo e il cliente/fornitore. Per ciò che concerne le gru edili, l’azienda è dotata di un buon parco macchine, prevalentemente macchine da fornire a noleggio, compreso il relativo servizio di consegna, il montaggio e smontaggio, l’assistenza tecnica in cantiere e le manutenzioni di vario genere. Nella fattispecie, il ruolo di Spelgatti in uno degli sviluppi più attesi di Milano è un momento di orgoglio per l’azienda, che ha fornito nell’occasione due nuove gru Raimondi MRT189 a SMV Costruzioni, appaltatore del progetto. Con la vendita di queste due gru aggiuntive consolidiamo dunque il rapporto commerciale di lunga durata con il costruttore italiano. SMV Costruzioni possiede ora un totale di otto gru Raimondi, tutte al lavoro in diversi cantieri in Italia”. 

Le gru Raimondi in oggetto sono state montate ad altezze libere di 64 e 58 m, con lunghezze braccio di 65 e 54 m. Nella loro configurazione finale le gru garantiscono una capacità di sollevamento massima di 10 t e un carico di punta a raggio massimo di 2,2 t. “A causa dei tempi ristretti del progetto e della natura del cantiere - ha precisato Guizzetti - abbiamo optato per macchine ad alte prestazioni e facili da installare. Le Raimondi MRT189, dotate di un argano di sollevamento da 45 kW con una capacità del tamburo di 660 m, sollevano a una velocità massima di 136 m/min”. Da sottolineare che entrambe le gru sono dotate di cabina Raimondi Deluxe R16. 

 

Una passione che cresce 

Da sempre SMV Costruzioni (Telgate – BG) vive il cantiere con passione e competenza ed è questo il patrimonio che l’azienda mette a disposizione dei suoi clienti, in ogni progetto. Un idoneo parco macchine, le necessarie attrezzature e uno staff tecnico altamente qualificato, capace di individuare i rimedi e adottare le scelte adatte, sono le caratteristiche distintive di un’impresa rivolta alla soluzione puntuale delle problematiche derivanti dall’esecuzione delle opere appaltate e dalla gestione dei cantieri. Dall’aspetto strutturale e organizzativo consegue la capacità di esecuzione degli appalti, nel rispetto sia dei tempi concordati con il cliente che del sostanziale mantenimento dei costi preventivati. Una caratteristica fondamentale per l’edilizia industriale e privata, con una particolare attenzione rivolta ai recuperi degli edifici sottoposti a vincoli storici, architettonici e/o ambientali. A questo settore SMV Costruzione dedica particolare cura e attenzione, così come al riutilizzo sostenibile, a partire dai materiali e dal loro recupero e riciclo. SMV Costruzioni è stata fondata nel 2005 da Cristoforo Giorgi, oggi affiancato e supportato nella conduzione dai tre figli, le cui iniziali hanno dato nome all’impresa: Sara, Moira e Vittorio.

 

Non solo Italia 

Le gru Raimondi non si distinguono solo in progetti prestigiosi in Italia. Una referenza recente viene dall’agente ufficiale di Raimondi Clark Cranes, che ha impiegato due gru idrauliche brandeggianti LRH174 per il restauro del Parlamento di Victoria, a Melbourne (Australia). Poiché la ristrutturazione è stata suddivisa in fasi e le operazioni sono in corso da 10 anni, le due gru sono state installate in fasi diverse dal team operativo di Clark Cranes: la prima è stata montata nel 2019, la seconda nel 2020. Le LRH174 sono state montate su base con una configurazione finale ad altezze di 36 m e un raggio massimo di 50 m. Le gru da 10 t hanno un carico in punta di 2,25 t e possono sollevare a una velocità massima di 190 m/min, essendo dotate di un argano da 45 kW con una capacità di fune di 600 m. Con l’edificio utilizzato quotidianamente per le attività governative era essenziale offrire una soluzione che riducesse al minimo le possibilità di interruzione del cantiere. L’installazione di entrambe le macchine su base ha permesso di evitare scavi inutili, che sarebbero stati necessari se le macchine fossero state installate su gambe di fondazione. Questo, insieme al fatto che la LRH174 lavora con un sistema idraulico a pistone, fa sì che sia molto più silenziosa rispetto a un brandeggio di tipo meccanico. La LRH174 è facile da installare e contribuisce alla fluidità delle operazioni in cantiere; il braccio della gru, l’argano di sollevamento e l’avvolgimento della fune possono essere eseguiti a terra. La LRH174, la prima gru idraulica firmata Raimondi, presenta vantaggi quali il braccio fuori servizio di soli 10 m, ideale per i cantieri più stretti, e il sistema idraulico che garantisce agli utenti finali un movimento di sollevamento fluido e veloce. Entrambe le macchine saranno smantellate nei prossimi mesi, quando il restauro del Parlamento raggiungerà la fase finale e le LRH174 saranno già destinate ad altri due cantieri, all’inizio del 2024.

 

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