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Gerotto protagonista a Padova con un robot radiocomandato Gatto RC

29/12/2023

Pubblicato da Redazione

  • Gerotto protagonista a Padova con un robot radiocomandato Gatto RC
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Il Consorzio Bacchiglione, all’interno di un progetto di messa in sicurezza idraulica del territorio, ha effettuato una manutenzione straordinaria di un'infrastruttura idrica strategica per la zona e per tutta la parte sud della zona industriale di Padova. Si tratta di un’area ad alta urbanizzazione ed è molto importante per la rete consortile, in quanto è un nodo cruciale per la distribuzione della risorsa irrigua nei territori posti a sud di essa. Il Consorzio ha scelto i servizi di Gerotto per rimuovere il materiale accumulato all’interno della botte a sifone del Canale Orsaro, situata all’interno dell’area interportuale di Padova in corrispondenza del tratto iniziale dell’idrovia Padova-Venezia.

 

La botte a sifone è un manufatto, degli anni Ottanta, lungo circa 100 m, ed è formato da due canne accostate in calcestruzzo armato con dimensioni di 2 m d’altezza e 1,5 m di larghezza. Le operazioni di pulizia, dopo la fase di messa in asciutta del condotto e l’ispezione della botte, sono state effettuate dalle squadre di operatori di Gerotto Solutions, la Business Unit dell’azienda Gerotto dedicata agli interventi di bonifica e aspirazione dei materiali.

 

Per l’intervento le squadre di Gerotto hanno utilizzato un robot radiocomandato Gatto RC, prodotto dall’azienda stessa con la Business Unit Gerotto Robotics: si tratta di una macchina speciale su cingoli, dotata di luci led e telecamere che permettono di manovrare da remoto il robot monitorando i movimenti su una control unit posta all’esterno. Il robot è dotato di una benna frontale che porta il materiale alla bocca di aspirazione collocata fra i due cingoli. L’escavatore a risucchio, posto all’esterno della botte a sifone, grazie alle potenti turbine e al tubo di aspirazione di circa 100 m collegato al robot ha aspirato tutto il materiale, soprattutto terra, fanghi e detriti depositati negli anni. La peculiarità di questa tecnologia, che sfrutta l’aria come vettore, è proprio quella di poter aspirare qualsiasi materiale a secco, quindi senza dover aggiungere acqua per fluidificare il tutto. Ciò consente di ridurre di molto il volume di rifiuti generati e di ridurre al minimo l’impiego di acqua ad alta pressione per disgregare il materiale. Inoltre, il fatto di impiegare gli operatori all’esterno della botte a sifone aumenta la sicurezza del cantiere e le condizioni di lavoro delle persone.

 

La sicurezza idraulica è strategica per i territori e per l’economia”, ha commentato Alessandro Gerotto, CEI dell’azienda. “Le recenti alluvioni in Emilia-Romagna purtroppo ci ricordano che solo attraverso una progettazione lungimirante e una manutenzione costante e scrupolosa dei manufatti possiamo reggere fenomeni meteorologici sempre più pesanti. In questo scenario, la tecnologia può essere un driver per innovare i metodi di pulizia adottando soluzioni sempre più sicure e sostenibili. Il Consorzio di Bonifica è da sempre attento a questi temi e siamo felici di essere stati scelti come azienda in grado di dare concretezza alla vision del Consorzio”.

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