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Un piano industriale ambizioso per gli pneumatici BKT

22/02/2023

Pubblicato da Ettore Zanatta

  • Un piano industriale ambizioso per gli pneumatici BKT
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E' un piano di crescita importante quello annunciato dalla multinazionale indiana BKT che, grazie anche al rafforzamento dello stabilimento produttivo di Bhuj, punta a una produzione annua di 600.000 tonnellate metriche (MT) di pneumatici e prevede il raggiungimento in tre anni di quota 2 miliardi di dollari di fatturato.

 

Quando il primo pneumatico è uscito dalla linea di produzione di Bhuj nel 2012, lo stabilimento si trovava su un'area di 123 ettari (si trattava allora di un investimento da 500 milioni di dollari). Prima di iniziare i lavori il paesaggio desertico era completamente arido, non c'erano né acqua, né elettricità. Dopo la posa di molti chilometri di tubi d’acqua potabile e di linee elettriche il sito è cresciuto in modo esponenziale: 126 ettari nel 2016, 131 nel 2019, 137 nel 2021, 258 nel 2022. Entro la fine del 2023 la previsione è di raggiungere una superficie totale di 323 ettari, di cui 283 già acquisiti.

 

Più spazio significa così più possibilità di installare nuovi macchinari, di accogliere più aree di test, di aumentare i volumi e tutto ciò che ne consegue. Una proiezione di crescita che non si ferma e che è la base per affrontare l’aumento della domanda. Solo per citare i trend più recenti: le attività di BKT sono aumentate del 49% rispetto al periodo pre-pandemia, un picco che testimonia quanto la multinazionale indiana sia sempre pronta per nuove opportunità e sfide. E ancora: dai 92 MT di produzione al giorno del 2015 Bhuj ha chiuso il 2022 con il miglior risultato di sempre, 436 MT quotidiani.

 

Bhuj vede oggi installati macchinari più efficienti, con caratteristiche che consentono di lavorare più velocemente e con maggiore precisione, aumentando la quantità di produzione e la qualità del prodotto finito. Ciò significa, ad esempio, che viene ridotta la quantità di prodotto scartato, aumentando la sostenibilità del processo produttivo e riducendo i costi di produzione. I processi sono inoltre sempre più affidabili, sono ridotti i rischi sul lavoro e migliorato il comfort dei lavoratori.

 

Un’ulteriore scelta strategica di BKT per potenziare il sito di Bhuj è stata quella di investire in un proprio impianto di Carbon Black: l’impianto è entrato in funzione nel 2017, quando sono stati raggiunti i primi 65.000 MT/anno di "Hard grade carbon black", il tipo di nerofumo utilizzato nel battistrada degli pneumatici. Nell'anno successivo la produzione è aumentata da 65.000 a 110.000 MT e ha visto l’aggiunta di produzione di "Soft grade carbon black”, utilizzato nella mescola della carcassa per migliorarne la resistenza e la durata, generando meno calore. Nel 2021 la produzione totale dei due tipi di nerofumo ha raggiunto 138.000 MT/anno, mentre l'anno scorso è salita a 165.600 MT/anno. L’obiettivo per il 2023 è di 198.600 MT. Oltre a ciò, il dipartimento di Ricerca e Sviluppo prevede di aggiungere un terzo tipo di nerofumo, lo “Specialty carbon black": si tratta di un tipo di nerofumo con proprietà uniche rispetto a quello utilizzato nelle mescole di gomma, come l'elevata resistenza alla colorazione, l'elevata purezza, il basso livello di ceneri e il bassissimo livello di IPA, che lo rendono adatto all'uso in applicazioni specifiche come vernici, plastica e inchiostri.

 

L’ampliamento dell’impianto significa aumento della capacità produttiva, ma è migliorata anche la logistica delle operazioni e ciò ha permesso di introdurre nuova forza lavoro specializzata, oltre a fornire una maggiore flessibilità nei flussi di produzione e stoccaggio. La costruzione di nuove strutture ha segnato un miglioramento anche delle condizioni di sicurezza dei dipendenti, un aspetto a cui BKT tiene molto: la comunità che opera all’interno del sito di Bhuj, a fine dicembre 2022, conta 4.776 unità.

 

Benessere per le persone, per BKT, significa anche benessere per l’ambiente. Bhuj è un modello anche per questo: già nel 2013 era stata creata la centrale elettrica interna per avere una fonte di elettricità affidabile e controllata; oggi sia i pannelli solari che l’impianto di cogenerazione permettono di autoprodurre energia; nel 2022 è stata ampliata la centrale di cogenerazione, da 20 a 40 MW, e ancora sono in corso progetti per ampliare la potenza delle risorse rinnovabili autoprodotte. Anche l’acqua è al centro del cammino virtuoso di BKT verso la sostenibilità: dal 2019 è stato adottato il principio "Zero Liquid Discharge" (ZLD) e ciò significa che nessun rifiuto liquido viene rilasciato all'esterno dello stabilimento, ma tutta l'acqua utilizzata nello stabilimento viene trattata, purificata e riutilizzata. L'obiettivo del principio ZLD è conservare le risorse idriche, ridurre l'impatto ambientale dello scarico delle acque reflue migliorando l'efficienza complessiva e la sostenibilità dell'impianto.

 

BKT ha anche introdotto un nuovo approccio alla produzione di carbon black, rendendo l'intero processo più sostenibile. Primo fra tutti il trasporto. BKT ha sostituito le grandi bulk bag con dei silos mobili: questo significa che l'impianto di produzione di pneumatici ora riceve il carbon black tramite dei silos mobili trasportati pneumaticamente allo stoccaggio. Ciò consente a BKT di risparmiare sugli imballaggi e si tratta di circa 100.000 bulk bag in meno nei prossimi anni. L'intero sistema di trasporto, inoltre, è progettato per ridurre l'uso e il consumo di energia e per garantire la massima qualità. Per ogni trasferimento di materiale vengono controllati il peso e l'energia utilizzata. L'obiettivo per il futuro è sfidante: ridurre il consumo energetico fino al 70%. Ciò si tradurrebbe in un risparmio di oltre 2 milioni di chilogrammi di emissioni di CO2 all'anno, paragonabili a 5.000 appartamenti di 100 metri quadrati ciascuno. Inoltre il gas utilizzato per produrre il carbon black ora confluisce in un impianto di cogenerazione in grado di riutilizzare 75.000 metri cubi di gas all'anno e ciò si traduce in un risparmio di 215.000 t di carbone/anno.

 

La divisione Ricerca&Sviluppo di BKT è un'altra componente importante dello stabilimento, la culla che ha fatto crescere il sito e ne ha guidato l'innovazione e la crescita. Istituito nel 2017, questo hub sviluppa sia prodotti che processi, per garantire all’azienda di poter mantenere il presidio internazionale. Nel 2017 è stato poi inaugurato un apposito “Test Track”: con sei piste diverse, questo circuito include le piste per i test di prestazione degli pneumatici in condizioni di asciutto e bagnato, una pista in asfalto e una pista in cemento inclinata. Grazie a un'ampia varietà di prove, qui è possibile misurare elementi come trazione, maneggevolezza, comfort, compattazione del suolo e altro ancora.

 

“Mi hanno chiesto se tutto questo era davvero necessario, così tanto in così poco tempo", racconta Rajiv Poddar, Joint Managing Director di BKT. "Gli obiettivi che ci siamo posti quando abbiamo deciso di aprire il sito di Bhuj erano proporzionali alla solidità finanziaria di allora, ma soprattutto a una visione tanto grande quanto concreta. Analizzare il mercato e anticiparlo, con passione e lungimiranza, è ciò che abbiamo fatto in tutti questi anni. La crescita è stata sempre al passo della domanda, non senza coraggio e creatività, ma mai senza che obiettivi e investimenti avessero basi solide. La domanda globale di pneumatici è in crescita e non vediamo segni di rallentamento nei prossimi cinque anni. Si tratta di una richiesta la cui ascesa è iniziata durante la pandemia del 2020 e che oggi è al di sopra dei livelli pre-Covid. Sarà difficile? Sarà una sfida? La nostra visione è serena, per questo molto concreta. Il viaggio che abbiamo intrapreso a Bhuj nel 2012 non è mai stato per ritornare, ma per prepararci a scoprire il futuro”.

 

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