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Lucia Salmaso: "BKT sta già pensando al prossimo Bauma"

02/05/2019

Pubblicato da Redazione

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Il bilancio del Bauma 2019 non può che essere positivo, visti i numeri da record dell'edizione appena conclusa. Tuttavia, BKT sta già guardando al futuro, come ci spiega Lucia Salmaso, CEO di BKT Europe.

"Le previsioni di mercato consentono un certo ottimismo verso il 2019, a seguito di un buon 2018, ma BKT sa bene che è proprio questo il momento di rimboccarsi le maniche e pensare già al prossimo Bauma, simbolo dell’impegno e delle ardue sfide del settore delle costruzioni e del movimento terra".

Ogni tre anni il Bauma arriva e sancisce automaticamente quanto sia necessario fare delle considerazioni sui cambiamenti velocissimi del mercato, tracciare il punto della situazione e analizzare il futuro per preparare sempre nuove strategie. Nel 2016 BKT si era presentata alla kermesse bavarese con EARTHMAX SR 45 PLUS, il primo pneumatico Giant con un’altezza di 2,70 metri, dichiarando di fatto quale direzione l’azienda avrebbe intrapreso per il futuro.

Oggi l’asticella si alza: al Bauma 2019 il pezzo forte è stato EARTHMAX SR 46, con 3,07 metri di diametro. 

Il primo modello EARTHMAX è stato lanciato dal Gruppo indiano nel 2008 e rappresenta una pietra miliare nella storia di BKT, frutto di un continuo pensare in grande, di una ricerca instancabile e di un forte desiderio di miglioramento che portasse nuove idee e approcci al mercato.

Ancora oggi EARTHMAX è simbolo di una gamma di pneumatici radiali progettati per favorire una migliore distribuzione dei carichi a terra di mezzi da lavoro pesante, come dumper, pale gommate, dozer, grader e di alcuni veicoli multiuso.

Sono passati 11 anni da allora e di strada - offroad - BKT ne ha fatta davvero tanta. L’offerta di prodotti della gamma OTR (ma anche industriale) è aumentata a dismisura, ora parliamo di un totale di 314 diversi prodotti, per ogni macchinario, applicazione, condizione e terreno possibile e immaginabile. BKT si è strategicamente mossa verso l’ampliamento delle gamme e delle taglie, ma anche verso lo sviluppo di soluzioni che aumentino sempre più le prestazioni in termini di trazione, durabilità, sicurezza e comfort. 

Chiave di volta di questo cambiamento è anche l’attenzione che BKT ripone nella ricerca, mai allontanando lo sguardo dal futuro e lavorando alacremente per far sì che tutte le idee e le innovazioni diventino realtà tangibili. E anche sostenibili.

Rispetto al Bauma 2016, in termini di sostenibilità, BKT ha fatto un vero e proprio salto in avanti e ancora continuerà a investire: “Non è un segreto, abbiamo un accordo con una tra le principali società di biotecnologia USA e da questa collaborazione nasceranno delle nuove mescole in base a TKS RUBBER, che sostituirà gradualmente la gomma naturale, una materia destinata ad esaurirsi in pochi anni”, continua Lucia Salmaso“Stiamo lavorando inoltre allo sviluppo di composti ad alte prestazioni attraverso l’uso di nanomateriali, che assicurano stabilità termica e meccanica migliorata. Esempi di questa ricerca sperimentale sono il grafene, le nano argille, la nanocellulosa e il nanosilice”.

Con un sentiment da “bilancio”, guardando cioè al proprio passato, BKT oggi sa che il comparto delle costruzioni e del movimento terra a livello globale va affrontato con determinazione, come una vera e propria sfida. EARTHMAX stesso è stato una sfida.

Un progetto che ha preso vita in anni particolarmente critici per il settore delle costruzioni, messo in ginocchio dalla depressione immobiliare mondiale. Eppure, nonostante la depressione globale che ha intaccato tutti i mercati, BKT ha saputo trovare una propria nicchia, uno spazio nel quale portare la propria esperienza e competenza e continuare a crescere e poter essere al Bauma 2019 con tutta la sua forza.

Il Gruppo Indiano è ben conscio che si tratta di un mercato la cui evoluzione può esistere solo tramite l’attenzione all’innovazione tecnologica, al servizio sempre più personalizzato, alla sicurezza. Per questo non trascura nessuno di questi aspetti, si muove anzi per anticiparne le richieste. 

Solo tre anni fa non si parlava di mappature degli ambienti in cui i mezzi lavorano per esempio. Oggi la tecnologia offre soluzioni innovative e indispensabili: “Il nostro Spotech viaggia proprio in questa direzione”, continua Lucia Salmaso. “È un dispositivo innovativo in grado di fornire informazioni sulla posizione esatta dei mezzi, tracciata dal satellite, programmabile e personalizzabile a seconda del sito di applicazione, dei volumi e dei veicoli. L’obiettivo è quello di un’analisi cinematica del moto per creare un vero e proprio 'studio' dell’utilizzo dello pneumatico anche in funzione dei suoi effetti e conseguenze sul macchinario che equipaggia.”

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