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A Facchetti Costruzioni la prima gru Liebherr con fune in fibra

27/07/2022

Pubblicato da Ettore Zanatta

  • A Facchetti Costruzioni la prima gru Liebherr con fune in fibra

È la Facchetti Costruzioni di Brescia la prima azienda edile ad aver portato in Italia la gru a torre con fune in fibra di Liebherr, la 240 EC-B fibre. Un macchinario innovativo che offre una gestione notevolmente più semplice della fune di sollevamento combinata con una maggiore capacità di sollevamento. 

 

L’acquisto della gru è stato possibile grazie a Niederstätter, azienda altoatesina che opera nel mercato dei servizi, noleggio e vendita di macchinari per l’edilizia del nord Italia. La collaborazione sinergica tra le due aziende prosegue ormai da 25 anni con risultati importanti. La Facchetti Costruzioni è impegnata nella costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, interventi di salvaguardia ambientale, opere fluviali, impianti di trattamento acque e costruzione e re-wamping di centrali Oil & Gas. “Siamo da sempre molto attenti a qualsiasi tipo di innovazione e tecnologia, ma anche al know-how che vogliamo condividere con i nostri clienti”, ha spiegato Daniela Niederstätter, membro del consiglio aziendale. “Riteniamo Liebherr un partner solido e siamo contenti di poter condividere queste tecnologie con aziende innovative come la Facchetti”.

 

La gru a torre con fune in fibra ha una capacità di sollevamento fina al 20% superiore a quelle che avvengono con una fune in acciaio dello stesso diametro. Ciò grazie alla riduzione del peso della fune e del gancio. La fune in fibra supera anche le funi d'acciaio in termini di durata. I materiali speciali di alta qualità e il modello specifico della fune fanno sì che le funi in fibra forniscano una durata fino a quattro volte superiore. La nuova fune in fibra è molto più facile da maneggiare per i tecnici dell'assistenza. È flessibile e leggera, il che significa che la corda può essere cambiata e montata in modo più rapido e sicuro. Altri punti importanti sono che non è necessario l’ingrassaggio ordinario e che una fune danneggiata è riparabile. 

 

Abbiamo scelto questa macchina per le sue caratteristiche uniche. Siamo rimasti molto colpiti dall’aspetto gestionale e manutentivo. La nuova fune in fibra, oltre che avere un risibile peso, consente di semplificare le operazioni manutentive sui meccanismi ‘cuore’ della macchina. Inoltre, e ciò vale per l’intera gamma gru a torre Liebherr, grazie a diverse funzioni garantisce prevenzione dai rischi di ‘fermo attività’, di sospensioni manutentive non programmate, di utilizzo corretto continuativo e sicuro. Inoltre, Liebherr e Niederstätter sono per noi sinonimo di qualità, sicurezza, durata e servizio”, spiega l’Arch. Roberto Facchetti, titolare della Facchetti Costruzioni.

 

La nuova gru è già una macchina di punta del parco mezzi della Facchetti Costruzioni e sarà utilizzata all’interno di diversi importanti progetti. Tra questi anche quello relativo alla riqualificazione ed efficientamento energetico di un complesso residenziale nella provincia di Brescia, che punta a un miglioramento sismico. Grazie all’innovativa tecnologia Liebherr per il microposizionamento saranno movimentate delle porzioni di strutture di rilevante peso all’interno di un delicato contesto abitativo con la massima precisione e sicurezza. Ma la decisione di investire in questo tipo di tecnologia non è casuale. Il settore delle costruzioni sta vivendo un delicato periodo di ripresa ed è necessario stare al passo con i tempi e intercettare le evoluzioni che il mercato offre. La transizione digitale ed ecologica in corso implica nuove competenze tecnologiche e digitali ed è necessaria per uno sviluppo dell’industria 4.0. “Tutti gli investimenti di un’azienda devono portare rinnovamento soprattutto per poter influenzare e migliorare la competitività, la sicurezza e la cura dell’ambiente. Il nostro, in questo caso, rientra in un piano industriale di investimento-aggiornamento annuale del sistema strumentale della nostra azienda; Inoltre, il momento storico e la situazione di mercato ha confermato le nostre previsioni”, prosegue Facchetti.

 

Niederstätter ha concluso il 2021 con un fatturato da record, vicino ai 40 milioni di euro. L’azienda, con sede amministrativa a Campodazzo, è attiva principalmente nel Nord Italia e opera tramite i suoi 80 collaboratori non solo nelle sedi altoatesine, ma anche in Veneto e in Lombardia. Per garantire dei interventi ancora più rapidi e con costi sostenuti ha aperto nell’anno scorso una nuova filiale a Castelli Calepio (BG). La presenza pluridecennale nel mercato dei servizi per l’edilizia si è andata rafforzando anche per quanto riguarda l’offerta formativa: con le sue Academy distribuite tra Bolzano, Bergamo e Treviso offre un programma di corsi specifici per gruisti e carrellisti, operatori di macchine movimento terra e gru mobili. Il 2022 sarà un anno di nuove sfide per Niederstätter, che ha deciso di concentrarsi sull’implementazione dei servizi di assistenza al cliente, sull’alta formazione dei propri dipendenti e sulla sostenibilità. 

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