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Sandvik per il raddoppio del binario della linea ferroviaria Bari-Taranto

14/01/2020

Pubblicato da Redazione

  • Sandvik per il raddoppio del binario della linea ferroviaria Bari-Taranto
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I lavori del raddoppio del binario della linea Bari-Taranto sono stati appaltati dalla Ferrovie del Sud Est a un raggruppamento temporaneo di imprese tra cui spicca CMB-Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi. A loro volta, alcuni di questi sono stati sub-appaltati a imprese specializzate tra cui spiccano la Geofond di Policoro (MT) e la Geovertical di Lauria (PZ).

 

Nella prima tratta sta operando l’azienda materana, che per affrontare i lavori di sua competenza si è affidata a un martello fondo foro Sandvik RH460 con attacco DHD 380 da 8”, montato su una perforatrice Casagrande C6XP-2.  

 

In questa tratta - ha raccontato l'IngGiuseppe G. Bitonte, amministratore unico di Geofond, durante la nostra visita - stiamo realizzando due berlinesi di micropali, una per lato del tracciato, da perforazioni di 254 mm di diametro, in cui saranno inserite le putrelle in acciaio che serviranno da pareti di contenimento per gli scavi successivi. Scavi che raggiungeranno i 12 m di profondità, propedeutici alla realizzazione di una galleria che consentirà, per i circa 6 km comprendenti il centro abitato, di interrare la linea ferroviaria, che proseguirà invece in superficie nelle aree di campagna. Per eseguire le perforazioni abbiamo deciso di acquistare da Air Service il martello fondo foro Sandvik RH460, garanzia di affidabilità e produttività, considerando peraltro le condizioni del terreno, di natura essenzialmente calcarea. Gli strati tra i 7 e i 9 m, in particolare, richiedono molta attenzione, per evitare franamenti: essendo cavità carsiche si trovano facilmente addensamenti di terreno rosso, in presenza del quale utilizziamo acqua e stabilizzante per contenere le pareti del foro e procedere con le gettate, senza utilizzo di camicie”. 

 

La gamma di martelli fondo foro RH460 è progettata per coloro che operano nel settore geotecnico in generale e in quello specifico della perforazione dei pozzi d’acqua”, ha spiegato nell’occasione Andrea Iacolucci, Sales Manager Rock Tools - Italy Balkans & MED di Sandvik Italia. “Il suo design garantisce un’elevata energia d’impatto e migliora le prestazioni nelle fasi di perforazione, ottimizzando la produttività in quasi tutte le condizioni del terreno. Questo martello è progettato per garantire prestazioni ottimali sia in verticale, come in questo caso, che nelle perforazioni inclinate e dal basso verso l’alto. Il suo segreto risiede nella tecnica con cui è realizzato il pistone (ricavato da un’unica fusione senza discontinuità trasversali), nella stabilità del sistema pistone-distributore dell’aria e nella presenza di disegni particolari sulla superficie del pistone stesso che ne ottimizzano il lavoro, evitando anche perdite d’aria". 

 

Nelle altre due tratte da noi visitate stava invece operando Geovertical, che per affrontare i lavori di sua competenza si è affidata totalmente ai martelli fondo foro Sandvik (RH510r con attacco M85 da 8”). “Qui - ha spiegato Claudio Di Novi, preposto di cantiere dell’azienda potentina - stiamo eseguendo l’infissione di micropali con diametro 273 mm, a una profondità di 12 m all’imbocco delle gallerie e 16 m dov’è previsto l’alloggiamento fisico della stazione sotterranea, che prevede il piano binario a 9,6 m di profondità. In totale, eseguiremo perforazioni per oltre 120.000 m! Durante la perforazione abbiamo incontrato terreno vegetale, tufo, roccia e terra plastica rossa. Una stratificazione variabile e complessa, che però non ha creato alcun problema ai martelli Sandvik utilizzati i quali, anche dopo gli oltre 3.500 ml di lavorazione eseguiti, sono rimasti integri (indicativamente sono in grado di raggiungere circa 6.000 ml di perforazione in condizioni ottimali). Questi martelli, infatti, garantiscono un’assoluta affidabilità, a garanzia di un’elevata produttività, data dalla qualità dei martelli stessi e dei Bit, dalla sua frequenza e velocità di penetrazione, essendo peraltro privi di ‘foot valve’. Il trasferimento di energia tra pistone e punta, e quindi al terreno, è particolarmente efficiente. L’RH510r, poi, consuma meno aria di altri prodotti similari sul mercato, circa 23,5 m3/min a 24 bar"

 

I martelli RH510r - ha aggiunto Iacolucci - sono realizzati con acciaio di alta qualità e sono attrezzature ad alta frequenza e altissima efficienza, in grado di garantire una robustezza e una durata nel tempo davvero elevate, come dettagliato da Di Novi. Inoltre, essi prevedono varie versioni e sono reversibili (da qui la ‘r’ nella sua denominazione), ossia è possibile capovolgere la camicia per rendere uniforme nel tempo l’usura”.

 

Lo stesso modello di martello è stato impiegato con i medesimi risultati nella terza tratta visitata, presso la stazione di Triggiano, dove - anche in questo caso - si sono realizzati micropali da 273 mm, ma raggiungendo profondità di 14 m.

 

Maggiori approfondimenti sul progetto e sulle lavorazioni nel prossimo numero di OnSite Construction.

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